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Come sempre devo chiedervi scusa per la mia latitanza, ma è stato un anno (scolastico) pieno di cambiamenti, in famiglia e (seppur quasi finito) siamo ancora in rodaggio.
Non per questo io sia stata ferma, più tranquilla si (se così si può dire), ma non ferma.
Ma oggi non volevo mostrarvi qualche lavoro, mi piacerebbe trattare un argomento che mi sta particolarmente a cuore: I bambini e il loro mondo.
Giusto perché come detto inizialmente è un argomento che mi ha portato via da voi, dalla mia creatività.
Dal momento che sentiamo il loro piccolo cuoricino battere dentro di noi, la nostra vita cambia, non siamo più solo donne, siamo mamme. Ogni nostro pensiero, ogni nostro sogno è per loro, i nostri figli, il nostro cuore batte con il loro, batte per loro.
Oggi, i bambini non possono "distinguersi" non fraintendetemi, intendo dire che se escono dal gruppo, qualcosa non va. E via, parte l'iter per scoprire cosa fa scattare in loro questo strano comportamento, cosa cercano di comunicarci.
Sicuramente non tutte viviamo la stessa situazione, la stessa esperienza, ci sono anche quei bambini che vivono serenamente ogni esperienza, frustrazione e la convivenza con altri bambini e persone per molte ore come a scuola.
Al giorno d'oggi, abbiamo molte risorse per capirli, per aiutarli. Sicuramente i vari studi nel corso degli anni, hanno aiutato a capire che ci sono bambini e bambini, ma quello che io trovo sia ancora complicato è la comunicazione con il mondo esterno al "problema", alla famiglia che vive (passatemi il termine) il disagio.
Oggi, i bambini non possono "distinguersi" non fraintendetemi, intendo dire che se escono dal gruppo, qualcosa non va. E via, parte l'iter per scoprire cosa fa scattare in loro questo strano comportamento, cosa cercano di comunicarci.
Sicuramente non tutte viviamo la stessa situazione, la stessa esperienza, ci sono anche quei bambini che vivono serenamente ogni esperienza, frustrazione e la convivenza con altri bambini e persone per molte ore come a scuola.
Al giorno d'oggi, abbiamo molte risorse per capirli, per aiutarli. Sicuramente i vari studi nel corso degli anni, hanno aiutato a capire che ci sono bambini e bambini, ma quello che io trovo sia ancora complicato è la comunicazione con il mondo esterno al "problema", alla famiglia che vive (passatemi il termine) il disagio.
Purtroppo c'è ancora poca informazione e soprattutto poca preparazione da parte delle insegnanti (ma io do la colpa alla istituzione).
In ogni classe ci sono bambini dislessici, vivaci, problematici... Potremmo andare avanti quasi all'infinito. Beh, io oggi vorrei parlare di alcune situazioni che conosco, o per vissuto o per persone a me vicine. Premetto, lo so che non sono solo queste e ce ne sono altre, ma io vorrei favi conoscere, quelle che io conosco. Perché come ho già detto, vivo direttamente o indirettamente (se così si può dire, visto che secondo me, viviamo tutto ciò che ci tocca). Questo post non vuole insegnare niente a nessuno, ma semplicemente vuole essere di aiuto e sostegno a certi genitori. Non siamo alieni ci sono altre famiglie che vivono come noi.
Iniziamo dal più "facile" semplicemente perché è già più conosciuta.
Le liste di attesa sono lunghe, perché ormai oggi le insegnanti appena notano qualcosa consigliano una valutazione. Attenzione, il mio non è un post contro le insegnanti, è normale che loro non si sentono e non possano sottovalutare nulla e neanche diagnosticare niente.
Io credo che l'importante, come in qualsiasi altra situazione è ascoltare il consiglio, non fate i genitori che credendo di tutelare i loro figli non agiscono, perché Bambino Dislessico non vuol dire bambino stupido.
Io credo che l'importante, come in qualsiasi altra situazione è ascoltare il consiglio, non fate i genitori che credendo di tutelare i loro figli non agiscono, perché Bambino Dislessico non vuol dire bambino stupido.
ADHD Disturbo attenzione e iperattività
Ma oltre a mandarvi al link dell'associazione, vorrei mostrarvi un bellissimo video dove un ragazzo iperattivo, ci racconta il suo mondo.
Mi piace moltissimo, una frase che dice:
"Non esistono bimbi bravi e bimbi monelli"
A differenza della dislessia, semplicemente perché ormai per quest'ultima si sono già fatti grandi passi. Ormai quasi tutti sappiamo cos'è la dislessia seppur non precisamente.
Questo è un mondo molto più complicato perché questi bambini vengono visti come diversi, ma soprattutto maleducati, strafottenti e non solo.
Ed io credo che questo è quello che fa molto più male, perché la società di oggi non accetta queste cose, ma soprattutto non capisce e automaticamente isola!
Ci riempiamo la bocca di belle parole, condividiamo sui social bellissime frasi, ma poi siamo sempre sull'attenti perché sappiamo che oggi la fuori è difficile allora come leoni difendiamo i nostri cuccioli, dimenticandoci che sono bambini e soprattutto che gli insegnanti sono li a fare le nostre veci. Quindi genitori, non aggrediamoci, non facciamo la guerra ogni giorno per ogni cosa, affrontiamo le situazioni da adulti.... parliamo!
E per ultimo, ma non meno importante
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Questo è un altro argomento che io ritengo delicato, perché spesso parlando di plusdotazione ti puoi sentir rispondere che ci sono bambini più intelligenti del tuo. Ma seppur si tratti di Q.I. non sempre vuol dire avere in casa piccoli Einstein. E soprattutto ogni bambino è a se, molte volte a scuola possono non manifestare nessun disagio, ma a casa dove si sentono al sicuro, creare situazioni veramente difficili.
Beh, cosa accomuna queste tre caratteristiche?
Per come la vedo io, disagio per la famiglia nel gestire i figli, nel farli sentire come gli altri e non diversi, trasmettergli sicurezza e soprattutto nel sentirsi genitori a tutti gli effetti. Spesso ci si può sentire falliti, ci si interroga su cosa si può aver sbagliato. Nulla!! I nostri figli sono così, fanno parte di una generazione dove per poterli aiutare, bisogna capirli e trovare la loro strada.
Non abbiate paura di farvi aiutare, non vergognatevi di nulla, non temete di ammettere i loro difetti. Abbiamo la fortuna di vivere in un periodo dove c'è informazione e si hanno tutte gli strumenti per poterlo fare.
Il primo errore è negare!
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Spero tanto di essere riuscita a trasmettere il mio messaggio e di non essere freintesa. I bambini sono bambini e se veramente vogliamo cambiare il mondo di oggi che non è più quello dove vivevamo noi, dobbiamo cantare fuori dal coro.
Grazie per essere arrivati fino a qui, e soprattutto per essere sempre qui a leggermi seppur io sia molto latitante ultimamente.
Un abbraccio a tutte voi mamme, ma anche ai papà che oggi vivono al fianco di noi donne e ci sostengono in questo nostro difficile ruolo.
Bellissimo questo post. Condivido quello che dici. Pensa mi sono laureata a 37 anni dopo aver ripreso gli studi per pura passione dopo la mia prima maternità ed ho fatto la tesi sul deficit Dell attenzione e iperattività....proprio perché ho vissuto da vicino una situazione legata a questa problematica.
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento, mi fa molto piacere. Temevo di aver toccato un argomento difficile da capire
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